tag:blogger.com,1999:blog-40108123868123378962024-03-05T20:27:11.404-08:00SciartapelleProfumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.comBlogger24125tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-57528407117933400392012-09-10T23:54:00.003-07:002012-09-10T23:56:45.331-07:00Testarda io.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://jamesannjo.files.wordpress.com/2011/07/lady-justice.gif" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" hea="true" height="320" src="http://jamesannjo.files.wordpress.com/2011/07/lady-justice.gif" width="302" /></a></div>
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Carissime,</div>
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la mia testardaggine mi ha ripagata: Groupon (avevate capito che si trattava di lui, vero?) mi ha rimborsata :-) </div>
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Di tutta questa diatriba (di cui vi ho parlato nel post <a href="http://sciartapelle.blogspot.it/2012/08/whats-big-deal-le-insidie-dei-coupon.html" target="_blank">What's the big deal? Le insidie dei coupon online, parte seconda</a>), mi è rimasto l'amaro in bocca nel constatare l'atteggiamento tutt'altro che professionale di una struttura della mia zona, un complesso termale che vorrebbe tanto imporsi a livello nazionale e che purtroppo ha ancora tanta strada da fare, soprattutto a livello di qualità dell'accoglienza.</div>
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Anche l'atteggiamento di Groupon mi è piaciuto poco: evitando di ammettere che l'informazione riportata sul mio coupon era sbagliata, nonostante l'evidenza, mi ha fatto sentire presa in giro.</div>
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In ogni caso, i soldi che ho speso sono ritornati indietro: 15/16 euro (al netto delle spese per spedire la raccomandata per la richiesta del rimborso) non mi cambiano ovviamente la vita, ma non voglio che un esercente poco corretto debba avere la percezione che può farla franca.</div>
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...e, almeno per me, giustizia è fatta.</div>
Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-18313179356265915342012-08-22T04:40:00.002-07:002012-08-22T04:40:29.329-07:00What's the big deal? Le insidie dei coupon online, parte seconda.<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<img border="0" height="210" mda="true" src="http://www.acquisio.com/wp-content/uploads/2009/09/whats-the-big-deal-2.gif" width="320" /> </div>
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Il detto anglofono "less is more" mi ha sempre affascinata.</div>
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Se ci pensate, ha una doppia valenza: da un lato, può essere letto come un'incitazione ad eliminare l'orpello; dall'altro, si può anche interpretare come una versione chic del napoletano "lo sparagno non è mai guadagno", anche traducibile come "tanto spendi, tanto appendi"; spendi poco e ti ritroverai presto a dover spendere di più, insomma.</div>
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Io ho sempre preferito la prima interpretazione, forse perché ho la tendenza a guardare il mondo attraverso un paio di occhiali dalle lenti rosa. A volte, però, mal me ne incoglie.</div>
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Vista la carenza di pecunio da spendere in sollazzi (volete sposarvi fra dieci anni? cominciate a risparmiare ORA), tengo sempre più sotto controllo i siti di "deal", quelle offerte irripetibili e limitate nel tempo che consentono di usufruire di servizi altrimenti costosetti con sconti che partono, solitamente, almeno dal 50% sul prezzo originario. La mia esperienza in merito mi porta a dirvi che ci sono in giro ottime offerte, per cui non scrivo questo post per incitarvi alla diffidenza a prescindere. Però sono già a quota due, in termini di sòle beccate con questo sistema (vedete <a href="http://sciartapelle.blogspot.it/2011/11/customer-satisfaction.html" target="_blank">il post Customer Satisfaction</a> per rinfrescarvi la memoria), per cui il mio intento è di spronarvi ad essere più oculate di me nella scelta dei voucher da acquistare.</div>
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Dunque, a voi i fatti. Vi inoltro la mail che ho scritto al servizio clienti del noto sito di deal presso il quale mi sono procurata la deludente esperienza di acquisto.</div>
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"Ho di recente acquistato un coupon per una giornata di spa presso le terme tal dei tali di Contursi (SA) e sabato ho prenotato la mia visita, come indicato nella descrizione del deal. Ieri mi sono recata presso la struttura assieme al mio fidanzato, ma ci è stato spiegato che le terme di domenica sono chiuse e che avremmo potuto usufruire solo di parte del coupon. Ci è stato detto che il deal presente sul vostro sito conteneva info sbagliate e che saremmo dovuti ritornare, se volevamo usufruire anche delle terme. A questo punto, abbiamo pensato di restare comunque per sfruttare l'ingresso alle piscine e al parco fluviale, visto che, provenendo da Salerno, avevamo affrontato circa un'ora di viaggio (con relativi costi di benzina). Il signore che ci ha "accolti", però, ha fatto difficoltà a farci entrare perché non avevamo stampato il deal, ma avevamo presentato il QR-code del coupon direttamente dalla schermata del nostro smartphone (come indicato nella versione mobile del loro sito, n.d.a.). Gli abbiamo fatto notare di aver dovuto affrontare un viaggio per usufruire di un'offerta che, a quanto diceva lui stesso, non era realmente corrispondente a quanto scritto sul vostro sito e in risposta abbiamo ottenuto un sorprendente: "Signora, pensi che è venuta anche gente da Aversa (CE)". Ovviamente, siamo andati via. Sono molto dispiaciuta nel constatare la scarsa professionalità delle strutture della mia zona e vi scrivo per chiedervi un rimborso: non credo vorrò mai più tornare in un posto dove si fa così poco conto della soddisfazione dei clienti. Cordiali saluti."</div>
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A tale mail hanno risposto in giornata, dicendomi sostanzialmente che avevo torto, che avevo letto male gli orari e che avrei dovuto stampare il coupon. Al che ho risposto a mia volta (perdonate le frequenti ripetizioni dovute alla foga):</div>
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" Buongiorno, scrivo in riferimento alla mia richiesta di rimborso, codice xxxxx. Ieri ho ricevuto la risposta del sig. F. in cui mi veniva fatto notare che gli orari della struttura erano indicati sul coupon. Ho controllato, e sul coupon che ho io quegli orari non sono riportati. Se voleste farmi pervenire un vostro indirizzo email a cui inoltrare il coupon che ho io, sarei lieta di girarvelo per vostro controllo. Per quel che riguarda la stampa del coupon, l'ultima volta che ho avuto accesso al vostro sito mobile, avevo letto un messaggio in cui si segnalava la possibilità di far visualizzare all'esercente il QR-code direttamente dallo smartphone, altrimenti avrei stampato il coupon come ho sempre fatto. Vi chiedo cortesemente di riconsiderare la mia richiesta di rimborso, alla luce della mia precedente comunicazione e di quanto indicato nella presente email. Resto in attesa di un vostro riscontro, grazie".</div>
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Anche a questa mail hanno risposto in giornata, dicendomi che posso recedere dal contratto entro dieci giorni lavorativi dall'acquisto inviando una raccomandata A/R. Così. Asciutti, senza dirmi: sì ha ragione, no, ha torto, lei è un'idiota, noi siamo mortificati. Ho trovato la cosa talmente irritante che, nonostante al principio stessi per mollare tutta la questione (ti prendono per stanchezza), ho deciso che, pur di non darla vinta alle terme disorganizzate e maleducate, spenderò 4 euro di raccomandata A/R per farmene rimborsare 19. Ebbene sì. </div>
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Mi avete fatta andare a Contursi sotto il sole, in macchina. Mi avete fatta svegliare presto per andarci. Mi avete trattata come una deficiente per aver bene interpretato una descrizione del servizio che, su vostra stessa ammissione, è erroneamente scritta. Avete rifiutato di farmi entrare perché non sapete cosa sia uno smartphone e non volete essere al passo coi tempi. Mi avete rispedita a casa dicendomi pure che sono fortunata perché vengo da Salerno e non da Aversa. "What's the big deal?!", "Che sarà mai?!" per voi, eh?</div>
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E allora mi dovete rimborsare.</div>
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Faròvvi sapere come va a finire.</div>
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Grrrrrrr.</div>
Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-12810467272373199802012-03-26T07:41:00.003-07:002012-03-26T09:06:42.335-07:00"O, se vuoi, basta un fischio...Tu sai fischiare, vero, Harry"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnQHfTl3zw1lv6O7lHwE3WA_eSZ3ugqSqcb5qj6v5GFX41wJPLruZ6t0s719t19958cNh0LhYqAqlEUlw_WQLnrV3wH2RBrmVehj5TvcngwsXBRluBkNQH4gh3BC9gwJ-W9uJQXSedYTP_/s1600/ToHaveandHaveNot.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img aea="true" border="0" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnQHfTl3zw1lv6O7lHwE3WA_eSZ3ugqSqcb5qj6v5GFX41wJPLruZ6t0s719t19958cNh0LhYqAqlEUlw_WQLnrV3wH2RBrmVehj5TvcngwsXBRluBkNQH4gh3BC9gwJ-W9uJQXSedYTP_/s320/ToHaveandHaveNot.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">Alcune di voi, quelle più cinefile, avranno riconosciuto la citazione dall'immortale film "Acque del Sud", con la coppia d'oro (sullo schermo e nella vita) Bogart - Bacall. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ah, quante volte ho sognato di poter pronunciare queste provocanti parole, nella vita. Non che le occasioni mi siano mancate, eh: purtroppo, però, non c'erano scenari di seduzione in corso.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Dovete sapere che io ho un nome complicato, o forse complicato è il rapporto che le persone hanno nei suoi confronti. Mi chiamo Maria Anna.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">E' un nome doppio, innanzitutto; poi, si scrive staccato. L'insulto finale è che il primo nome finisce per "a" e il secondo nome comincia per la stessa vocale, quindi è pure un poco cacofonico.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Negli anni ho compreso che i miei genitori non si sono resi conto del grave danno che mi hanno arrecato: non lo hanno capito all'epoca e non lo capiscono oggi. Certo, non si immaginano il disagio di dover spiegare ogni volta come si scrive e come si dice (con la pausa? senza pausa? facendo sentire tutte e due le "a" o una sola? ecc. ecc.). </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">I più caparbi stentano a comprendere che non mi chiamo solo "Maria" e che non mi chiamo solo "Anna", quindi non possono decidere di volta in volta il nome che più garba loro usare.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Quelli che veramente non avranno mai e poi mai la mia stima sono quelli che prendono a chiamarmi "Anna Maria". Chi è "Anna Maria"? Non sono io!</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Per me, sbagliare il nome della persona con cui si sta parlando è sintomo di gravissima scostumatezza e scarsa considerazione, perciò, per esprimere appieno il mio sentimento nei confronti di chi si rivolge a me dandomi dell'"Anna Maria", voglio scomodare niente-po-po-di-meno-che il concetto di Odio.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Poi ci sono i personaggi gravi, quelli irrecuperabili, quelli che sono talmente tanto tarati che fanno addirittura simpatia. Mi viene ad esempio in mente quell'addetta stampa di un notissimo marchio di prodotti cosmetici da grande distribuzione che, di volta in volta, sceglie per me il nome che più le aggrada. <br />
<br />
La prima volta che mi ha scritto, senza che io e lei ci fossimo mai sentite prima, ha deciso di chiamarmi (fatalmente) "Annamaria". La seconda volta ha preferito "Veronica". Oggi, per lei io sono "Silvia". A questo punto, la cosa per me è diventata appassionante: come mi chiamerò la prossima volta?</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Se mai la incontrerò di persona, potrei anche dirle che può chiamarmi con un fischio. Ma lei, purtroppo, non è Humphrey Bogart. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">E io, ahimé! Non sono Lauren Bacall.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-69939186627855975282012-03-01T06:38:00.000-08:002012-03-01T06:38:02.401-08:00No, Lucio.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><object width="320" height="266" class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://2.gvt0.com/vi/A_4pr_YTaE4/0.jpg"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/A_4pr_YTaE4&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/A_4pr_YTaE4&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash"></embed></object></div><br />
<div style="text-align: justify;">Che Lucio Dalla non fosse immortale era un pensiero che non mi aveva mai nemmeno sfiorato la mente.</div><div style="text-align: justify;">Quanto mi sbagliavo e quanto mi ha spezzato il cuore sapere che non c'è più. Anche se in realtà, grazie alla sua musica, ci sarà per sempre.</div><br />
<div align="justify">Lo voglio salutare con questa canzone, "Mambo", che fra le sue è la mia preferita.</div><div align="justify"><br />
</div><div align="justify">Addio, Lucio, e a Dio.</div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-49884258172145965242012-02-07T06:32:00.000-08:002012-02-07T06:39:12.810-08:00Bridedzilla<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilkkF_mgr6966xdze6TP4ZpPrOtrXpdifU-2cU1Hw0eDgFUpk5_bhSlu5jOyUq-5cNpdsojpMSzjUaqlvHE3ASp3E2c9aUd7Ww3S1MnnkipBNYKkPYQHUpUbvfKD3DAp0C2GilsgCEtfuU/s1600/bridezilla2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" sda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilkkF_mgr6966xdze6TP4ZpPrOtrXpdifU-2cU1Hw0eDgFUpk5_bhSlu5jOyUq-5cNpdsojpMSzjUaqlvHE3ASp3E2c9aUd7Ww3S1MnnkipBNYKkPYQHUpUbvfKD3DAp0C2GilsgCEtfuU/s1600/bridezilla2.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;">Ecco una foto della persona che non voglio diventare:</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;">BRIDEDZILLA.</span></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Gli americani usano questa espressione per indicare la donna che, non appena fissate le nozze, impazzisce e fa impazzire tutti quelli che hanno a che fare con lei. Suo unico scopo nella vita è procurarsi il matrimonio più sfarzoso ed originale possibile, e per raggiungere questo obiettivo è disposta a tutto. TUTTO.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Perché vi dico ciò? Perché, presumibilmente, dovrei sposarmi entro l'anno. Almeno, questo è il progetto: con molta serenità, se il lieto evento non dovesse verificarsi entro il 2012, passeremo alla prima data utile dell'anno successivo.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Io, l'avrete intuito, vivo la cosa con abbastanza nonchalance, ma il fatto sembra dispiacere a molti operatori del settore e a qualche amica/parente/conoscente.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Il matrimonio, come la maternità, è uno di quegli argomenti che scatena il sapientino che è in ognuno di noi. Care donne nubili, sappiate che il giorno in cui deciderete di sposarvi o fare un figlio, tutti vi sommergeranno di consigli non richiesti, perché è meglio che ne prendiate consapevolezza quanto prima: tutti sanno sposarsi o essere madri meglio di quanto non sappiate fare voi.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Sia io che il mio futuro marito abbiamo le idee piuttosto chiare, in merito a quello che vogliamo organizzare per il fatidico giorno. Nonostante ciò, molte delle persone che ci circondano ritengono che sbagliamo a desiderare quello che desideriamo e che faremmo meglio a desiderare quello che a suo tempo hanno desiderato loro. Per carità, ognuno ha diritto alle proprie pessime opinioni: il male, però, è che loro ci tengono moltissimo a farcele conoscere.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Un campionario delle conversazioni tipo.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Sai, siamo andati a farci fare un paio di preventivi da un catering. </div><div style="text-align: justify;">"Guarda, io lo dico per te, poi tu fai come ti pare: state assolutamente lontani dai catering, fate invece come me che ho scelto il ristorante tal dei tali (e non andate da quello affianco che fa schifo, fidatevi)". </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Forse abbiamo visto un posto proprio carino. </div><div style="text-align: justify;">"(Faccia schifata dell'interlocutore) Quando mi sono sposato io ce lo sconsigliarono tutti e personalmente credo sia una location per cafoni arricchiti".</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Per il viaggio di nozze stiamo pensando ad un tour della ________ (inserire località low cost a piacere).</div><div style="text-align: justify;">"Ah, io quando mi sono sposata non ho badato a spese e sono andata in Stati Uniti, Polinesia e ho fatto una puntatina a Parigi. Sai, è pur sempre il viaggio che fai una sola volta nella vita".</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Abbiamo trovato un fotografo che ci piace molto.</div><div style="text-align: justify;">"Chi? Quello? Ma per carità, ti presento mio marito che fa foto bellissime e si prende la metà!".</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Speriamo di sposarci a settembre.</div><div style="text-align: justify;">"Cheeeee???? Così presto??? Ma che siete matti????? Ma guarda che vi dovete muovereeeeeeee!!!!!!!"</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><em>(N.d.a. Quest'ultima, in assoluto, è la frase che detesto di più)</em></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Personalmente, non capisco cosa spinga queste persone a ritenere che le scelte mie e del mio futuro marito possano essere considerate materia di contrattazione. Qualcosa nella sola istituzione del matrimonio spinge le persone a dare il peggio di sé. Ci hanno proposto di giungere al locale in elicottero, di passare sotto archi di rose protese da camerieri, di fare tutta una serie di baracconate che sono anni luce lontane da quello che io e Francesco siamo, due semplici fidanzati che si amano e vogliono dirselo davanti a Dio, in una Chiesa in cui, se è possibile, non vorrei soprani urlanti e Ave Marie suonate da principianti di violino. Tutto il resto è un contorno di cui faremmo volentieri a meno. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Organizzare un matrimonio semplice e decoroso, ai giorni nostri, è quasi un'impresa eccezionale, ma noi ci stiamo provando. L'unico aiuto che chiediamo alle persone che dicono di volerci bene è di rimanere al proprio posto. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Poi c'è chi proprio non ci riesce. E allora:</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><ul><li><div style="text-align: justify;">a tutti i conoscenti che ritengono di avere un gusto migliore di quello che abbiamo io e il mio fidanzato;</div></li>
<li><div style="text-align: justify;">agli amici che ci trattano come bambini perché vogliamo fare le cose a modo nostro; </div></li>
<li><div style="text-align: justify;">ai parenti che alla notizia delle nozze hanno già cominciato a dire "E mi raccomando, fate un figlio subito"; </div></li>
<li><div style="text-align: justify;">a tutti gli impiccioni, ai presuntuosi, agli intriganti, agli invadenti, agli inopportuni, ai poracci e ai gran signori.</div></li>
</ul><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">A tutte queste persone dedico con tutto il mio cuore questa canzone:</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/vfpemfcVYFo?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com24tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-87104380788523232252012-01-03T09:54:00.000-08:002012-01-03T09:59:29.857-08:00Capodanno col botto.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/PhLY2vhM0lI?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Nel film di Luciano De Crescenzo, "32 dicembre", un disoccupato napoletano trascorre la notte di Capodanno in compagnia delle lacrime dei figli, che lo biasimano per non aver avuto abbastanza soldi per acquistare loro un arsenale di botti con cui festeggiare l'anno nuovo. La cronaca dei botti dei vicini è uno dei punti più divertenti dell'intero film, perciò ve ne lascio il video, ma non senza qualche riga per riportarvi le mie riflessioni.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">"32 dicembre" è uscito nel 1988, un secolo fa: già all'epoca, l'usanza di provvedere personalmente ai fuochi pirotecnici di fine anno era biasimata da molti benpensanti, ma per qualche ragione recondita il successo di questo malcostume permane tutt'oggi, soprattutto nelle fasce di popolazione più indigente. E' quasi come se le esplosioni fossero una sorta di esorcismo nei confronti della povertà e delle disgrazie, un tributo da pagare agli dei affinché volgano il loro occhio benevolo su chi li festeggia col tricchi-tracco più scoppiettante.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Come molti bambini, anch'io avevo una certa fascinazione per la piromanìa: i miei, ovviamente, non mi consentivano nulla più di una cosiddetta "stelletella" consumata con gli occhi sgranati, sotto la loro supervisione. Col tempo, ho apprezzato questo rigore che hanno saputo trasmettermi, e anche se magari pecco di eccessivo senso di responsabilità, almeno da questo punto di vista posso dire che ho ricevuto un insegnamento che mi ha salvato fino a questo momento la vita.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">I fuochi d'artificio, non fraintendetemi, mi piacciono molto: non passa anno che io non cerchi di andare ad assistere a quelli di San Pietro e Paolo, nella bellissima cornice di Cetara, in Costiera Amalfitana. Per la festa del Santo Patrono della mia città, San Matteo, qualche anno fa veniva organizzato uno spettacolo pirotecnico sontuosissimo: peccato che il capo fuochista storico, quello davvero bravo, abbia perso la vita nello scoppio del suo laboratorio, qualche anno fa. Lui, che coi petardi ci si accendeva magari le sigarette, è morto così. Cosa porta allora i "comuni mortali" a pensare di potersi destreggiare meglio di un professionista, con le polveri piriche?</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ogni anno, a Capodanno, il telegiornale è un bollettino di guerra: morti, feriti, prognosi riservate. E tutto ciò per sentire un botto. In tutta Italia, ma soprattutto a Napoli, il contrabbando è fiorente: dalla famosissima "Bomba di Maradona" al "Razzo di Bin Laden", i nomi più attraenti e fantasiosi spingono da anni i vicini di casa a farsi concorrenza a chi spara il petardo più clamoroso.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Quest'anno, per distogliere la gente dall'utilizzo dei botti, i mass media e i social network hanno provato a puntare sulla coscienza cinofila e gattofila, invitando a non sparare razzetti per evitare di spaventare gli animali domestici, che a volte muoiono letteralmente dallo spavento a causa di questa usanza "esplosiva". A me è un po' dispiaciuto pensare che si debba ricorrere a questi mezzucci per fare capire alle persone che i botti sono pericolosi per chi li usa e per chi è vicino a chi li usa. Perché fino ad oggi nessuno si è preoccupato di dire "i petardi spaventano i neonati" ma si credeva invece di poter ottenere un qualche risultato dicendo "ti terrorizzano il gatto"? Davvero siamo diventati così indifferenti alle sorti della nostra stessa specie, senza nulla togliere ai quattrozampe?</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">In tutta risposta, nei telegiornali continua la conta delle vittime. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Il nostro disoccupato di "32 dicembre", alla fine, riesce ad esaudire (fuori tempo massimo) il desiderio dei figli, e gli va bene. Ma mi auguro che, col benessere economico, anche lui abbia potuto trasmettere ai ragazzi la bellezza di una semplice (e non rumorosa) "stelletella" :-)</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-21025743143893471632011-11-28T04:27:00.000-08:002011-11-28T04:27:07.503-08:00Io c'ero!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJKeCVVSNhboWgWULclB6TXB2tWWrM7aHWwaw3gCcOi7tR6I93yZ1oz7KIqpXpvNioJbbtzGBrgEw8qu0j2xHQqdgt5gQG4TYTJ-4aBgnnkQnTRhhCnYb9MQpdLil73kBR8wS6-vD_r7cw/s1600/paulmcartney.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" dda="true" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJKeCVVSNhboWgWULclB6TXB2tWWrM7aHWwaw3gCcOi7tR6I93yZ1oz7KIqpXpvNioJbbtzGBrgEw8qu0j2xHQqdgt5gQG4TYTJ-4aBgnnkQnTRhhCnYb9MQpdLil73kBR8wS6-vD_r7cw/s320/paulmcartney.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Gioite con me: finalmente ce l'ho fatta!</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Sabato 26 novembre 2011, alle ore 21, ero all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO) </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">per il primo concerto dell'On the Run tour di Paul McCartney.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div align="justify" class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Vorrei dirvi tante cose, vorrei descrivervi quello che ho provato e quello che mi è rimasto dentro di questa bellissima esperienza, ma la verità è che non conosco parole </div><div align="justify" class="separator" style="clear: both; text-align: center;">che possano esprimere con efficacia il mio stato d'animo: forse, nemmeno esiste sul vocabolario un termine che possa rendere l'idea della bellezza e dello stordimento di un'emozione così forte.</div><div align="justify" class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div align="justify" class="separator" style="clear: both; text-align: center;">Finalmente conosco il sapore dolce di un Sogno divenuto realtà! </div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-58356128679099340432011-11-18T02:43:00.000-08:002011-11-18T03:16:53.008-08:00Customer Satisfaction<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUzkQwme0UZdp8ToBQyAWXA57KIyLiL5g2wqiXBERqcgmJiM_l-TcRbWd5UX0TOQFedcTKTgaxbkq0d6OZH7us-mO3pUEyI-AgXYn2RcMTEqF6-kP2Z6tbrkLzqAjHaXw49Hec7112Ffil/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" hda="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUzkQwme0UZdp8ToBQyAWXA57KIyLiL5g2wqiXBERqcgmJiM_l-TcRbWd5UX0TOQFedcTKTgaxbkq0d6OZH7us-mO3pUEyI-AgXYn2RcMTEqF6-kP2Z6tbrkLzqAjHaXw49Hec7112Ffil/s1600/1.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;">Finalmente.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Non amo dire "per sempre", eppure questa volta mi auguro di poterlo fare.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Io ho chiuso coi parrucchieri.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Resisterò con le unghie e con i denti, non voglio entrare mai più in un hair salon. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ne ho cambiati tanti in vita mia, ognuno di loro mi ha tediata in maniera insopportabile, e se non sono stati loro a farmi qualche sgarbo, ci pensava l'amica di turno a litigarci e a rendermi impossibile continuare ad andarci.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">So che ci sono donne che passerebbero la vita a farsi massaggiare la testa dal massimo esperto di tricologia dietro l'angolo: io ho molto rispetto per il loro personalissimo gusto, ma non riesco a condividerlo. Io non amo molto farmi toccare i capelli, ma ovviamente paziento in nome di una buona piega. Quello che però non sopporto, quello che mi provoca un vero e proprio fastidio fisico, è il parrucchiere che fa la ruota come i pavoni e filosofeggia in materia di hair styling.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Purtroppo, molti dei "professionisti" a cui mi sono rivolta in passato avevano una considerazione di se stessi talmente alta da rendermi impossibile la loro frequentazione. Non lo dico per spocchia, anzi: forse, quando mi recavo nei loro saloni di bellezza, semplicemente il locale non era in grado di contenere entrambi i nostri ego.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Da quello che mi tampinava ogni settimana affinché acquistassi i suoi prodotti, a quello che mi faceva talmente tante domande personali che mi sembrava di essere sotto interrogatorio, ne ho provati tantissimi. L'ultimo è stato il peggiore di tutti: era comodo perché si trovava sotto casa, ma le rare volte che ingarrava un taglio, lo faceva non intenzionalmente. Come molti suoi predecessori, aveva cominciato a servirmi lui per poi affibbiarmi sempre alla prima lavorante disponibile, insisteva molto affinché acquistassi i suoi prodotti e l'ultima volta che ci sono andata, siccome mancavo dal suo negozio da parecchio tempo, mi ha rivolto le seguenti parole d'amore urlando davanti a tutti: "Come ti sei combinata!". E allora basta.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Qualche tempo fa, avendo necessità di un taglio, avevo deciso di approfittare di un deal sul sito <a href="http://www.poinx.it/">http://www.poinx.it/</a>: 12 euro per shampoo, trattamento, taglio e piega presso un noto hairdresser salernitano. Visti i tempi di vacche magre, ho deciso di cedere e ho prenotato.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Il giorno presecelto, mi presento presso il negozio in orario perfetto e vengo accolta dallo sguardo imbarazzato dei lavoranti. Vedo che sono tutti alle prese con shampoo, per cui comincio a preoccuparmi del tempo di attesa che dovrò affrontare. Dopo circa cinque minuti mi si avvicina uno dei ragazzi e mi fa con aria contrita: "Signooooraaaa (espressione con boccuccia a cuore e voce lamentosa), mi dispiace, c'è stato un contrattempo: l'hair stylist (di cui non farò il nome, n.d.a.) è stato chiamato con urgenza in una trasmissione televisiva e non potrà essere qui prima di un'oretta, lei può aspettare?".</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ora, non ho la certezza di aver dato loro il mio numero di cellulare per eventuali comunicazioni, ma la cosa mi ha talmente irritata che ho semplicemente detto: "No. Arrivederci".</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">In un momento, mi sono ritornati in mente tutti i motivi che mi tengono lontana dai parrucchieri: la spocchia che quasi tutti quelli che ho incontrato sul mio cammino hanno dimostrato nei miei confronti, quella piccineria d'animo, le attese interminabili, i giornali di infimo ordine... Non mi va più.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Lo so, ci sono persone che fanno il proprio dovere con onestà e umiltà: come il parrucchiere da cui sono volata subito dopo quell'altro. Un ex panettiere reinventatosi hairdresser che mi ha fatto una piega molto ben costruita senza riempirmi di pistolotti pubblicitari e autoreferenziali nel corso della seduta. Unico neo, mi ha tenuta sotto due ore, e io non voglio metterci tutto questo tempo per sistemarmi i capelli. </div><div style="text-align: justify;"><br />
Dopo tutta questa filippica, potreste chiedermi perché ho intitolato questo post "Customer Satisfaction": ebbene, voglio raccontarvi com'è andata a finire col simpatico hair dresser che mi ha solata.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">L'altro ieri ho inviato una lettera di lamentele al sito presso il quale avevo acquistato il buono. Stamattina mi hanno riaccreditato sul profilo la (minima) somma spesa e potrò riutilizzarla per futuri acquisti. Sono rimasta talmente contenta della velocità di risposta e anche, malignamente, all'idea di non aver regalato i miei soldi ad una persona che mi ha mollata per andarsene in tv, che volevo rendervi partecipe di questa piccola vittoria.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Chapeau al sito PoinX perché mi hanno davvero regalato un momento di grandissima Customer Satisfaction :-)</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">P.S. Da due settimane c'è nella mia vita una simpatica ragazza che lavora a domicilio e che mi sta consolando, con la sua discrezione, di tutti i torti subiti: che Dio me la conservi.</div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-62326411801040015032011-10-12T09:04:00.000-07:002011-10-12T09:07:27.084-07:00Marianna Waters, ovvero: come infatuarsi del bassista dei Pink Floyd ed inguaiarsi l'adolescenza.<div style="text-align: justify;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifZDIQMYUYo8S0KGDKBiqzOKrPFJkMNzTBLUgARyS6MO3U-Gn56m7PgYXxZED_y4BkCarVhXUaab24piEmas4e2E3xkyTuAFICgp3B7fEzQvlZVYvhVTpUU5elTYHTSHGJyletpnF15imY/s1600/roger-waters-the-wall-forum_articleimage.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifZDIQMYUYo8S0KGDKBiqzOKrPFJkMNzTBLUgARyS6MO3U-Gn56m7PgYXxZED_y4BkCarVhXUaab24piEmas4e2E3xkyTuAFICgp3B7fEzQvlZVYvhVTpUU5elTYHTSHGJyletpnF15imY/s320/roger-waters-the-wall-forum_articleimage.png" width="316" /></a></div><div style="text-align: justify;">Quest'uomo qui affianco, guardatelo bene.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Sembra innocente (a parte per quella sigaretta di dubbia origine che stringe fra le labbra... vabbeh). E invece, ha letteralmente imperversato per anni e anni nella mia vita, generando alcuni eventi, impedendone altri, modificando sostanzialmente il corso della mia adolescenza.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Colpa mia, è indubbio: solo io potevo conservare nel cuore una tale passione assurda e lasciare che una figura fittizia (perché diciamocelo, ma questo signore, chi lo conosce?) mi inguaiasse i migliori anni della mia vita. Colpa mia, ma anche del destino, che ha collocato la sua copia sputata nella classe accanto alla mia, al liceo.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><span class="st">George Roger Waters, nato a Great Bookham (UK) il 6 settembre 1943</span> (ma io sono stata convinta per anni che fosse nato il 9), è stato bassista, paroliere e frontman dei Pink Floyd sin dalla dipartita (fisica e mentale) dell'amico Roger ("Syd") Barrett, artista genialoide, innovatore della sei corde e appassionato di sostanze psicotrope fino alla completa follia. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Dotato di un caratterino niente male (nel 1977 ha sputato addosso ad un fan troppo scatenato durante un concerto; nel 1983 ha deciso che il tastierista storico della band, membro fondatore esattamente come lui, era in realtà un mero sessionman e l'ha cacciato; nel 1986 ha fatto causa agli ex compagni perché lui aveva detto che il gruppo era sciolto, come si permettevano di continuare senza il suo assenso?), a me piaceva per la sua aria tormentata e per i suoi testi saturi di dolore per la perdita del padre, morto ad Anzio poco dopo la sua nascita. O forse, più semplicemente, mi piaceva perché è il mio tipo: decisamente alto, spalle molto larghe e naso pronunciato. E poi, perché è un bassista (ho una passione per la chitarra basso e per molti fra i suoi suonatori, non so perché).</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Non me ne importava un fico secco che fosse un po' str*#zo, megalomane e anche decisamente incline al matrimonio multiplo (è stato sposato 3 volte con donne che sono una la fotocopia dell'altra - e tutte completamente diverse da me).</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">La cosa, forse, sarebbe rimasta la tipica fissa adolescenziale per un cantante, una di quelle storie d'amore in cui due persone stanno insieme ma l'altra non lo sa, insomma tutto sarebbe rimasto nei ranghi di una cotta da quindicenni se non fosse che un giorno ho visto un tizio a scuola identico a lui. E, sventurata, ho abbracciato la mia croce per tutte le scuole superiori.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Roger di qua, Roger di là, mi firmavo Marianna Waters, mi innamoravo ogni giorno di più dell'idea di lui e idealizzavo pure quell'altro, il tipo in carne ed ossa, che un po' mi voleva, un po' no, ma che soprattutto aveva a fastidio che potesse volermi qualcun altro.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Non vi racconto tutte le manfrine che sono successe in quegli anni, so solo che le ricordo con un misto di rabbia per il tempo perso appresso alla persona sbagliata (quella che poi è stata fidanzata per un certo periodo con una delle mie migliori amiche d'infanzia - ma com'è che certe storie vanno tutte a finire così? attente a chi vi scegliete per confidente...) e di tenerezza per la ragazzina romantica, completamente flippata, assurdamente infatuata di una persona che non conosceva e che forse nemmeno esisteva.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">A volte ripenso a quei batticuori e, se sono intensi come li ricordo, forse ne è persino valsa la pena. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Caro Roger Waters, mi hai inguaiato l'adolescenza. <br />
Ed è stata bella anche così :-) </div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-24505727329354928292011-09-24T05:34:00.000-07:002011-09-24T05:34:09.680-07:00Quest'uomo è il mio mentore.<iframe width="560" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/6wFXJ3lPSmg" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-26034725477010808982011-09-22T23:47:00.001-07:002011-09-22T23:47:40.186-07:00Un libro si suicida ogni volta che guardi la De Filippi o i reality trash...<p class="mobile-photo"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgezYoPiAha0MDT-TYp-YBr4crgTY8KGA91Flj5VowFYa1pe-8rXdYiZBWOVaGk3sZMdd9FoTcLMqQocujt8hiOhFTi2D3-mWkPmA8GZPOIGLqJj6pJdlzQgkYylk2r377kdQ747oTOINgm/s1600/foto-760187.PNG"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgezYoPiAha0MDT-TYp-YBr4crgTY8KGA91Flj5VowFYa1pe-8rXdYiZBWOVaGk3sZMdd9FoTcLMqQocujt8hiOhFTi2D3-mWkPmA8GZPOIGLqJj6pJdlzQgkYylk2r377kdQ747oTOINgm/s320/foto-760187.PNG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5655443118642546658" /></a></p>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-90159109278301750202011-09-19T09:07:00.000-07:002011-09-19T09:13:02.583-07:00Yo-yo, Sisters!Ci sono tre tipi di yo-yo nella mia vita.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOtCefgd2BYIvXJzpjL1YRybDbqm4vYnoz4oj35im2H3dmHzdJ7AIM_fy82jvqa0utC03YhIa-WA7QuQNCsTsnZx2d1W6XTgVOHBvki6WEhlSjg-zV_oAYd_R39OBvT2HbOMiiBx3gsrjd/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" rba="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOtCefgd2BYIvXJzpjL1YRybDbqm4vYnoz4oj35im2H3dmHzdJ7AIM_fy82jvqa0utC03YhIa-WA7QuQNCsTsnZx2d1W6XTgVOHBvki6WEhlSjg-zV_oAYd_R39OBvT2HbOMiiBx3gsrjd/s1600/1.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br />
Uno è questo (carina la versione Google, eh?). Ci ho giocato per anni e c'è stato un periodo in cui era la sorpresina più ambita, quando aprivo un pacchetto di patatine unte e straunte. La mia abilità nel farlo roteare si limita al movimento su-giù e viceversa: somma stima per chi riesce a farlo muovere a 360° come se la forza di gravità non esistesse.</div><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC7EbLrYKBf_W3uC044SJndIDHm1N96ifdNyUFXuvHMSDhyphenhyphenGSoTBf-akxiLEaVkjiF1fwEwIvJ2P9goUCYZO8m3OqWjF5xIohuwO98BheP0otXnP7_labcJnWvgifKubfIYqZFUNy4cJtX/s1600/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" rba="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC7EbLrYKBf_W3uC044SJndIDHm1N96ifdNyUFXuvHMSDhyphenhyphenGSoTBf-akxiLEaVkjiF1fwEwIvJ2P9goUCYZO8m3OqWjF5xIohuwO98BheP0otXnP7_labcJnWvgifKubfIYqZFUNy4cJtX/s320/2.jpg" width="320" /></a></div><br />
<div style="text-align: justify;">Poi c'è questo, che a guardarlo così, considerando che ho memoria del giorno in cui fu lanciato sul mercato sotto forma di merendina sbriciolosissima, mi fa capire quanta acqua è passata sotto ai ponti. Sigh.</div><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0l7k8V1_m5j8xqfYgewsQb_TB3MqoHZpjAKSGCxV02SY7N2u37YsuqLEiUWqKeyjzk1Nnpq3-yb1QCc1L69FMHWV8nc5y0FJpi4p3kbw2NL6AkPJ_BLrDOcMJv1dHzfr6yiwKluf7nbsb/s1600/3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" rba="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0l7k8V1_m5j8xqfYgewsQb_TB3MqoHZpjAKSGCxV02SY7N2u37YsuqLEiUWqKeyjzk1Nnpq3-yb1QCc1L69FMHWV8nc5y0FJpi4p3kbw2NL6AkPJ_BLrDOcMJv1dHzfr6yiwKluf7nbsb/s320/3.jpg" width="296" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">E poi c'è questo, lo yo-yo che mi perseguita da anni, quello che è dentro di me. La consapevolezza che anche Janet Jackson ne soffra, di tanto in tanto, mi consola, devo ammetterlo. Ecco la mia storia.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Nasco come bambina inappetente e arrivo ai 10 anni sovrappeso. A dodici anni dimagrisco di botto e rimango magra fino ai 22 anni. Poi ingrasso a dismisura e a 30 anni decido di mettermi a dieta perdendo 20 kili. Riprendendone 12.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ieri, in spiaggia, mi chiedevo come ho fatto ad attraversare tante fasi di peso nella mia vita. In cerca spasmodica di un'etichetta che possa definirmi ("storicamente magra"? "diversamente grassa"? "tondeggiante a fasi alterne"?), faccio il conto degli anni in cui sono stata magra e di quelli in cui mi sono lasciata andare.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Non so com'è successo: ho sempre mangiato con uguale passione e la mia tiroide non ha problemi. Come ho potuto tornare ai pesi massimi dopo esser stata in forma per soli 12 mesi? Davvero il mio karma è a forma di Yo-yo?<br />
<br />
Di sicuro la tendenza familiare è verso la pinguedine: gli zii, i nonni, tutti sovrappeso. Si salvano i miei genitori, a causa di mia madre che è fissata con la bilancia, vede il cibo quasi come un peccato religioso e mi tormenta con frasi come "tu non ti vuoi bene" et similia.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Di dieta, in questo momento, non ne parlo per sfinimento: l'idea di affrontare di nuovo tutta quella sofferenza mi abbatte. Ammetto di aver cominciato a contemplare l'utilizzo di abiti per grandi forme, giusto per sentirmi magra dentro qualche cosa. Che poi, grandi forme: se penso che Carré Otis veniva considerata sovrappeso, con quel po po' di fisico che si ritrovava... E vogliamo parlare di Crystal Renn e Jennifer Hudson, le due paladine del "mi piaccio come sono" che appena arrivate al vero successo hanno cominciato a dimagrire? E no, e non si fa così!</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Però l'idea di accettarsi per quel che si è non è male affatto. Vorrei solo capire se è la magrezza, la mia condizione naturale, o se invece la mia costituzione tipo è questa specie di marshmallow in cui mi sono trasformata...</div><br />
E pensare che a 54 kili mi sentivo grassa. Quanto tempo sprecato a farmi complessi!Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-33918823644269225412011-09-13T07:07:00.000-07:002011-09-13T07:07:39.024-07:00Diavoli che fanno pentole, e santi coperchi. Ovvero: la mia esperienza con Magic Cooker, i coperchi "magici" per cucinare.<div style="text-align: justify;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeqeW03OrRel9yPA5E-STcqM8QNDM5K239fdCs6fg3boruJbjLPey3IWSQB69h5P9DfL2ZA_PC8D49VB96saTAbJ_JRFOR8nPzPPKEydeYK6jTTOjS8y4Nig-XgO29ZIy1kLCyoDAF8vhR/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="220" rba="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeqeW03OrRel9yPA5E-STcqM8QNDM5K239fdCs6fg3boruJbjLPey3IWSQB69h5P9DfL2ZA_PC8D49VB96saTAbJ_JRFOR8nPzPPKEydeYK6jTTOjS8y4Nig-XgO29ZIy1kLCyoDAF8vhR/s320/1.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">Organizzate una presentazione di qualcheché a casa vostra? Invitatemi: io faccio numero.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Purtroppo le presentazioni porta a porta non sono quelle di una volta, anche la rima lo suggerisce: da quanti decenni non vi arriva un'esortazione ad andare ad incontrare una presentatrice Avon o Anthesis a casa di un'amica? Vi dico solo che sto aspettando che qualche conoscente mi coinvolga in una serata Tupperware: quando ero a Roma me ne persi una per motivi che manco ricordo e da allora non mi hanno più invitata. Sarò stata depennata a vita dagli elenchi del Signore dei contenitori per alimenti.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Io vado normalmente a tutte le presentazioni a cui mi invitano: la sottile arte del parlare in pubblico mi affascina, trovo che il marketing diretto offra spesso maggiore intrattenimento di uno spettacolo teatrale, senza nemmeno il costo del biglietto (sempre che si resista all'acquisto, ovviamente).</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">La migliore dimostrazione a cui ho assistito è stata quella del famigerato Bimby. Caro Bimby, se sei in ascolto: ti avrò. Sappilo.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">La signora che lo presentava fu insistente ed invadente ai limiti della denuncia per stalking, al termine dello show, ma devo ammettere che era stata brava nel suo lavoro. Cucinò roba per mangiare ai quattro palmenti: fra pizza, sorbetti, creme pasticcere, purè, sughi, pasta, frittata al vapore, ci intrattenne piacevolmente per più di due ore. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">L'ultima presentazione a cui ho assistito, invece, è stata purtroppo quella che mi ha soddisfatta di meno. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">I due coniugi che cercavano di decantare le virtù dei coperchi magici "Magic Cooker" avevano portato con sé un dvd esplicativo le cui immagini viravano tutte al rosa e, cosa abbastanza inquietante, mancavano totalmente di audio. Vi risparmio la spiegazione concreta del funzionamento di questi coperchi, per i dettagli tecnici vi rimando al link <a href="http://italia.magiccooker.net/">http://italia.magiccooker.net/</a>. Quello che posso raccontarvi è che, sfortunatamente, la moglie era alquanto emozionata e ha sbagliato due o tre passaggi; di poi, avevano dimenticato lo spargifiamma (fondamentale in alcune preparazioni, perché altrimenti la cottura non riesce ad essere uniforme). Alla fine, la pasta alle melanzane presentataci aveva un sapore vagamente ospedaliero, la frittura di calamari era un po' gommosa e le patatine erano ottime, alcune, altre invece erano mosce.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Il prezzo del singolo coperchio è, secondo me, proibitivo: 59 euro per la versione dal diamentro di 25cm. I presentatori sostenevano che non valeva la pena prenderne uno solo, perché dai due in poi comincia il risparmio e sicuramente, provato il primo, viene voglia di prenderne un altro più grande (il pezzo da 25, ovviamente, non può essere usato su misure superiori). Pensate che c'era anche l'"offerta" con le pentole al titanio: due pentole e tre coperchi, alla modica cifra di 410 euro. Cheeeee?????</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Io non ho acquistato, ma c'è chi lo ha fatto. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Personalmente, mi resta la curiosità di capire se in mano a cuochi più esperti questi coperchi possano fare davvero la differenza: la pasta si è cotta in un bicchiere d'acqua e i fritti in pochissimo olio, cosa che renderebbe questo genere di cottura ottimo per chi vuole una cucina più salutare. Mi piacerebbe però sapere se è proprio necessario rinunciare al gusto!</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Perciò, Signore e Signore: se vi capita di ospitare una dimostrazione sui coperchi, tenetemi presente, ho davvero bisogno di fare un confronto con presentatori più capaci.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Poi, se vi dovesse arrivare notizia di una riunione Tupperware...</div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-68039114658419070922011-08-08T08:44:00.000-07:002011-08-08T08:46:58.682-07:00Chihuahua!<div style="text-align: justify;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9xp0iUMZD7v9kxH67UkQ3RCjJnqCHx-rT2f6xvKzDGLSZG4k0GY7KlyX-5fwCPed0QyXalZ-LK7qNUifUQAFsgsolvqaWXW5oq8-TRnLFOwOOHoYRuzQ5sFBJNdd7SQ3yjjHNy3mqVOks/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" naa="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9xp0iUMZD7v9kxH67UkQ3RCjJnqCHx-rT2f6xvKzDGLSZG4k0GY7KlyX-5fwCPed0QyXalZ-LK7qNUifUQAFsgsolvqaWXW5oq8-TRnLFOwOOHoYRuzQ5sFBJNdd7SQ3yjjHNy3mqVOks/s1600/1.jpg" /></a></div><div style="text-align: justify;">E' l'alba di una nuova era, per me.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Non so più nemmeno io da quanto tempo non mi sentivo così spumeggiante, friccicarella, curiosa, in una parola: felice.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Il motivo è presto detto: sono andata a vivere da sola.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Non è la prima volta che faccio questa esperienza, in realtà: già ai tempi in cui lavoravo a Roma, ho abitato per un bel po' fra me e me, e ritornare alle patrie dimore a causa della disoccupazione era stato un trauma, una forzatura troppo grande.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Finalmente sono riuscita a ripristinare il mio equilbrio, addirittura in meglio: ci ho messo anni, ma ho recuperato me stessa. Mentre a Roma vivevo in una casa ammobiliata e c'era poco che potessi esprimere, per quel che concerne il mio gusto in fatto di arredamento e quant'altro, qui il discorso è completamente diverso. E' come se stessi ascoltando me stessa, la mia vera voce, per la prima volta.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">L'ho davvero capito solo adesso, e a riprova di ciò vi porto il fatto che ho cominciato a pensare, seppure lontanamente, ad un cane o ad un gatto da tenere con me. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Non adesso: me la godo troppo, da sola. Mi piace proprio l'idea di essere in compagnia di me stessa e basta: mi sto studiando, mi incuriosisco molto.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Prima o poi, però, credo vorrò accogliere un amico a quattro zampe nella mia vita: siccome a casa dei miei era fuori discussione, non c'era voglia né di Fido né di Gatto Silvestro, non mi sono mai realmente posta il "problema". L'idea, però, di poter finalmente fare di testa mia, mi inebria, ha dell'incredibile per me. Ho sempre creduto che un giorno avrei avuto un gatto, ma più ci penso e più credo di non voler essere limitata nella mia voglia di viaggio, né tantomeno di voler imporre ad un micio le mie velleità esplorative. Allora ho pensato che forse per me andrebbe bene l'anello di congiunzione fra il canide e il felino: il chihuahua.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Detestato da molti, anche a causa dell'uso e abuso che Paris Hilton ha fatto del suo povero Tinkerbell, io provo una tenerezza fortissima per il tremebondo esserino dalle zampette sottili e dagli occhi à là Marty Feldman: credo potrebbe essere il cucciolo per me.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Non sono ancora sicurissima di voler fare questa scelta, ma se un giorno dovessi scegliere un nuovo amico, so già come lo chiamerei: Schwarzenegger, come il chihuahua del fumetto Rat-Man. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Dite che si offenderebbe?!</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-10590907939062410582011-07-28T07:33:00.000-07:002011-07-28T07:40:22.870-07:00Per travestirsi da pin-up ci vuole il costume adatto, non trovate?<div style="text-align: justify;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJPo2qa4MO6rux4AKRsmxckV6StCvoByFjKAj5t4EIxObB8uyANd5JZqlHas4WA1d-LK2dt3mLotCln38z9Bl191foHHVwXKY_yxEzp67Wm89aUkolJ_5Q2T4yutZdULms5x8kG2XKybek/s1600/175737_fr_l.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJPo2qa4MO6rux4AKRsmxckV6StCvoByFjKAj5t4EIxObB8uyANd5JZqlHas4WA1d-LK2dt3mLotCln38z9Bl191foHHVwXKY_yxEzp67Wm89aUkolJ_5Q2T4yutZdULms5x8kG2XKybek/s320/175737_fr_l.jpg" t$="true" width="213" /></a></div><div style="text-align: justify;">Care Ragazze,</div><div style="text-align: justify;">credo siate tutte a conoscenza della mia passione per il look da pin-up. Non è un amore sbocciato sull'onda del successo del Burlesque o di Dita Von Teese, ma un interesse che coltivo da sempre. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Fra i miei libri c'è una piccola collezione di stampe di Gil Elvgren, grandissimo maestro dell'illustrazione specializzato proprio nelle immagini delle allegre donnine ben toelettate e quasi sempre con autoreggente a vista (che distanza dalle attualissime calzette della ministra Brambilla che spuntano sempre in modo inappropriato nelle occasioni ufficiali...). <br />
<br />
Inseguo da tempo immemorabile i libri su Alberto Vargas, Ted Withers e George Petty, ma senza successo.<br />
<br />
Nella vita di ogni giorno, purtroppo, credo ci siano poche donne lontane quanto me dall'immagine delle pin up. Un po' non penso mi donerebbe una capigliatura alla Betty Page (o alla Betty Grable!), un po' il fisico non mi consente particolari slanci (e comunque l'autoreggente a vista, in ufficio, non è molto consona).<br />
<br />
Se nella vita di tutti i giorni riesco a farmi una ragione del fatto di non essere una pin-up, in campo di abbigliamento di marino stento a contenere il mio desiderio di procurarmi un costume come quello che vedete nella foto.<br />
<br />
Lo vende il sito <a href="http://www.net-a-porter.com/">http://www.net-a-porter.com/</a> ma costa un patrimonio (è di Norma Kamali ed ha un prezzo di 355€...). Vorrei poterne trovare una versione più abbordabile, anche nera, solo che temo rimarrei profondamente delusa nel vedere i miei piani di morbidezza debordare dalle cuciture.<br />
<br />
Se da un lato sento che realizzare un sogno come questo può essere fonte di cocenti delusioni, dall'altro credo che cominciare ad usare un costume da pin up potrebbe essere un buon punto di partenza per diventarne una :-)<br />
<br />
Consigli per l'acquisto?<br />
<br />
</div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com13tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-81802311643859315062011-07-21T06:18:00.000-07:002011-07-21T06:34:34.636-07:00La nuova posizione del Lotus: Original Speculoos à tartiner<div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMbyQ78n_acLNIs9gQ1mUdcdypWcyK3YaXXy452VEEn7hGpuGbpkkc7lfPTD-3G2ETs6qWk8mT0sZAeAUOSn9F9gESj0_ZbHh1Ww4xeWZ0aGgZgf_rlW4k5eaterUkyMSTzOJ4mGzDFwPG/s1600/foto-752684.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5631794563598794130" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMbyQ78n_acLNIs9gQ1mUdcdypWcyK3YaXXy452VEEn7hGpuGbpkkc7lfPTD-3G2ETs6qWk8mT0sZAeAUOSn9F9gESj0_ZbHh1Ww4xeWZ0aGgZgf_rlW4k5eaterUkyMSTzOJ4mGzDFwPG/s320/foto-752684.JPG" /></a> </div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Questo post mi provoca un dolore incommensurabile.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Una sera di luglio, la nostra <a href="http://vecchiadea.blogspot.com/">Kalligalenos</a> mi si è presentata col vasetto che vedete nella foto e un cucchiaio. Da quel momento, la mia vita è cambiata e il mio palato si strugge nel ricordo.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Fortunati o voi mortali che non avete mai assaggiato la Crema Lotus Speculoos: come se non bastasse il fatto di essere superipermegaultracalorica, questa delizia indimenticabile possiede anche l'aggravante di non essere reperibile in Italia.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Di origine belga, i biscottini al caramello della Lotus sono già di loro qualcosa di godurioso, lussurioso e qualsiasi altro termine che finisca in "-oso" possa venirvi in mente. Credo possano essere reperibili in qualche Auchan, ma non so quanto siano diffusi da noi. In ogni caso, i biscotti non bastavano: questi pazzi pazzi belgi dovevano creare la libidine suprema, inventandosi la crema di biscotto.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">La parola "à tartiner", che in Italiano credo significhi "spalmabile", mi evoca ogni sorta di perversione alimentare. Adoro le creme "à tartiner", tutte: non solo la comune maionese e la mai abbastanza lodata Nutella, ma anche cose più intensamente grasse come il burro di arachidi e il Marmite (che in Italia credo non sia mai stato importato). Che si potessero spalmare anche i biscotti (e che biscotti!), non mi era mai nemmeno lontanamente passato per la testa. </div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Siccome purtroppo ho incontrato la crema di Speculoos (nome alquanto inquietante, non trovate??), non posso più ignorarla: dovrò capire come procurarmela o come crearne una versione casalinga che non si avvicinerà nemmeno lontanamente all'originale ma che utilizzerò come una sorta di palliativo.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Qualcuna di voi fa un giretto in Francia? Se me ne portasse sei o sette casse gliene sarei grata... </div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-10345015645660909442011-07-19T04:23:00.000-07:002011-07-19T05:38:34.213-07:00Le mie ossessioni tecno-culinarie: la macchina per il pane della Moulinex.<div style="text-align: justify;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidVoJm7BEZ3tS8vfRwt7640A1aTYY9qqkIEGmCx6R6MInAL5n1aBkmZvEfba1IFeFDTZSTLnFGb8uUkfm0zJXSjQ6YoyVGKXCruU5Lkk3fpzxvj3WR2Umq9GiprcTMJyry-asGpF7TnPqB/s1600/moulinex-macchina-pane-ow5023.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" m$="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidVoJm7BEZ3tS8vfRwt7640A1aTYY9qqkIEGmCx6R6MInAL5n1aBkmZvEfba1IFeFDTZSTLnFGb8uUkfm0zJXSjQ6YoyVGKXCruU5Lkk3fpzxvj3WR2Umq9GiprcTMJyry-asGpF7TnPqB/s320/moulinex-macchina-pane-ow5023.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;">Io so perché tutto ciò sta accadendo.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Dopo aver passato 33 anni in casa con la mia mamma, nemica del microonde e della pentola a pressione, ora che sono andata a vivere da sola ho semplicemente necessità di pareggiare i conti col progresso in cucina. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">L'evoluzione degli usi e costumi alimentari della razza umana urbana, in tutto questo tempo, non ha mai potuto nemmeno sfiorarmi, perciò sto progettando di trasformare la mia cucina (la <u>MIA</u> cucina, che bello poterlo dire!) in una specie di astronave.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Dall'affare che rimescola sughi e salse da solo perché lo lasci a passeggiare nella tua pentola, alla Sloow Cooker della Kenwood che fa ragù e stracotti come nessuna mai; dal Bimby che produce il più sensazionale purè che abbia mai assaggiato, alla centrifuga che mi consentirà di sorseggiare il drink salutistico dei miei sogni. Ormai la mia lista dei desideri in cucina è diventata kilometrica e, di volta in volta, vi terrò aggiornate sugli articoli che verranno depennati.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Menzione speciale va alla macchina per il pane. Tanti sono i marchi che la producono: l'economica Severin e la più complessa Kenwood, ne ho vista una interessante della De Longhi, ma anche una basica e piuttosto allettante (visto il prezzo irrisorio) della Irradio (sic! Proprio quella degli autoradio!). Io, però, voglio quella della Moulinex. Ce ne sono due tipologie, credo differiscano per circa 30 euro. Quella che vorrei acquistare, la vedete in foto: ovviamente, trattandosi di me, è quella che costa di più, perché è in grado di sfornare anche baguette, cosa che le "normali" macchine per il pane non fanno. Questo genere di elettrodomestico, leggo, ha qualche controindicazione: in primis, quella di utilizzarlo per un paio di volte e poi archiviarlo; oppure, al contrario, di utilizzarlo talmente tanto spesso, causa inebriamento da profumo di pane appena sfornato, da far metter su peso a tutta la famiglia in un battibaleno (me ne parlava la nostra <a href="http://www.vecchiadea.blogspot.com/">Kalligalenos</a>, testimonianza diretta di una sua amica).<br />
<br />
Potenzialmente potrei essere vittima di entrambe le eventualità, ma ormai l'idea di possedere questa macchina del pane è talmente forte che non riesco a scacciarla. Voglio il pane alle patate, quello alle olive, gli sfilatini al curry e il pane ai funghi, quello alle zucchine, quello alla melassa, le baguette alla francese e il pane in cassetta americano. <br />
<br />
E se non la utilizzerò abbastanza, pazienza: dopo tutto, potrò sempre rivenderla su Ebay :-)<br />
<br />
</div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-38904811125345920242011-07-18T07:10:00.000-07:002011-07-18T07:50:25.625-07:00"Baciami la bocca, Cava de' Tirreni!" 16 luglio 2011, Jovanotti allo Stadio Simonetta Lamberti<div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiexUf_UXbLdHtm7eZg8ohOv3LO6DlMADYV7rFBnswL4DUi6aOG_lX6ATqFuGBnMn3WwWC20WlrPSGBe4kC4neMXE-VFOYG1CsYdUpEgrVl0tueEZsRsSuh_CGFIofCB0dGdIDoOG3vlocx/s1600/foto-772392.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5630694709979130258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiexUf_UXbLdHtm7eZg8ohOv3LO6DlMADYV7rFBnswL4DUi6aOG_lX6ATqFuGBnMn3WwWC20WlrPSGBe4kC4neMXE-VFOYG1CsYdUpEgrVl0tueEZsRsSuh_CGFIofCB0dGdIDoOG3vlocx/s320/foto-772392.JPG" /></a> </div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Intendiamoci: non voglio che questo blog divenga il luogo dove posto le mie foto lillipuziane dei cantanti che vado a vedere. Però, dopo un'esperienza così esaltante, dovevo assolutamente trovare il modo di condividere l'emozione.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Lo Stadio Simonetta Lamberti di Cava de' Tirreni è un luogo di culto, per gli appassionati di musica in Italia. Ribattezzato col nome di una piccola vittima della camorra, rimasta uccisa in un agguato riservato al padre, negli anni '80 questo stadio ha ospitato grandissimi nomi come Pink Floyd e Dire Straits. Pino Daniele ha scelto di trarre un album dal concerto che tenne qui nel '93 (il bellissimo "E sona mo'") e i Guns 'n Roses avrebbero di sicuro fatto storia al Simonetta Lamberti, se il concerto non fosse stato cancellato a causa delle proteste dei residenti, che coi Pink Floyd in particolare avranno di sicuro perso buona parte dell'udito per qualche giorno. Mio fratello aveva il biglietto, lo ricordo ancora: nero e viola, sottilissimo com'erano i biglietti all'epoca. Fu fotocopiato a caro prezzo (all'epoca non era così frequente, richiedere fotocopie a colori) e restituito per il rimborso.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Prematuramente scomparso l'organizzatore di eventi che aveva portato tanto lustro nella cittadina che vive gomito a gomito con Salerno, il Simonetta Lamberti è tornato nell'oblio. Questo fino a pochi anni fa, quando una serie di interessanti concerti (in primis, una bella esibizione di Baglioni, nel 2008) lo hanno riportato in auge. Due settimane fa, ancora una volta Pino Daniele ha omaggiato questo stadio scegliendolo come luogo per la sua indimenticabile esibizione con Eric Clapton, e anche lì posso dire: io c'ero.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Jovanotti non è il mio cantante preferito e dubito che lo sarà mai: se sono andata a vederlo è perché ho una simpatia incommensurabile per lui, mi sembra una persona talmente solare, positiva e perbene che volevo semplicemente approfittare di questa sorta di esperienza di amore collettivo che è il concerto dal vivo di un personaggio così pirotecnico e così amato. Poi, mi auguravo di sentire "Gimme Five" dopo più di venti anni: scommetto che nessun altro era lì con lo stesso intento...</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">In ogni caso: ero pronta per un'esperienza di pace e buoni sentimenti e ammetto di aver anche sbadigliato nell'attesa. Poi, invece, il delirio.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Dopo anni di canzoni tutte cuore e amore, avevo dimenticato che in origine il buon Lorenzo è soprattutto un deejay, e infatti ha trasformato lo Stadio Simonetta Lamberti in un'enorme discoteca a cielo aperto.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">La telecamera filtrava ogni singolo movimento di questo 44 enne che si muove come se fosse fatto a molle e lo restituiva sotto forma di bolle, di fili, di ragnatele, rettangoli e quadrati, una sorta di esperienza di videoarte dal vivo pazzesca, senza contare le luci, i sintetizzatori al massimo dello sforzo e quintali e quintali di ghiaccio secco. 2 ore e passa di trance e di musica, di balli, di cori e coriandoli. In questo grandissimo circo di gioia, un ragazzo ha passato a Jovanotti un cartello in cui gli chiedeva di porre per suo conto la fatidica domanda alla fidanzata, e giù lacrime, festoni, cuoricini di stagnola che volteggiavano nell'aria, con la commozione del cantante che all'improvviso si è ritrovato a guardare il pubblico diventare uno spettacolo nel suo spettacolo.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Se ripenso al Jovanotti che ho amato io, coi bracaloni a stelle e strisce, i cappellini al contrario, le catene, le canotte da basket e le sneakers ai piedi, il Jovanotti che non aveva nemmeno 20 anni e la cui chiamata al servizio di leva fu una specie di evento mediatico per il semplice fatto che aveva dovuto sfilarsi l'orecchino, guardandolo oggi con la barba, le rughe, i suoi cambi d'abito e le scarpe di glitter, mi rendo conto che di acqua sotto ai ponti ne è passata a litri e litri.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Jovanotti che veniva criticato per canzoni come "Vasco" o "E' qui la festa", accusato di scrivere testi al limite del decerebrato, e Jovanotti che con le stesse canzoni e lo stesso "pensiero positivo" costituì l'unico appiglio alla vita per Cesare Casella, nei giorni della sua prigionia; Jovanotti e la sua svolta sixties, con le camicie a fiori, e Jovanotti che finisce nei film di Pieraccioni, con Bud Spencer che canta "Serenata rap"; Jovanotti che dice "Io lo so che non sono solo anche quando sono solo" al fratello morto in un incidente e Jovanotti che ipnotizza Cava de' Tirreni il 16 luglio 2011.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Io mi sono divertita tantissimo a guardarlo, in tutti questi anni ma soprattutto l'altro ieri.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">E non è stato nemmeno necessario che cantasse "Gimme Five!" per rendermi felice.</div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-33311634670137892052011-07-06T05:47:00.001-07:002011-07-06T06:28:04.654-07:00Signore e Signori... Ringo Starr!! 4 luglio 2011, Auditorium della Conciliazione (Roma)<div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2SdBtmS_EKN56xgPywPwinOV5icMeGzMOsQj7x-T_DL182RG4QAKHnV3XBVaUvBgVhwQ6u5kNHkEUypD8jTFdhRZa70IfXZ0oDrOs8mWdy03E1P0EBZezJnJZD3HZHjNJq6xm2Aed4dhl/s1600/foto-766622.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5626220188575350178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2SdBtmS_EKN56xgPywPwinOV5icMeGzMOsQj7x-T_DL182RG4QAKHnV3XBVaUvBgVhwQ6u5kNHkEUypD8jTFdhRZa70IfXZ0oDrOs8mWdy03E1P0EBZezJnJZD3HZHjNJq6xm2Aed4dhl/s320/foto-766622.JPG" /></a></div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Ebbene sì, "l'uomo senza volto" che vedete seduto alla batteria in questa foto è proprio il mitico batterista dei Beatles. </div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Sicuramente sarebbe stato meglio se fossi riuscita a postare una foto più definita, ma l'entusiasmo che questo concerto ha generato in me è tale che non potevo aspettare nemmeno un attimo, dovevo assolutamente condividere con voi questa gioia!!!</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Il concerto romano del 4 luglio, all'Auditorium della Conciliazione, ha visto Ringo Starr e la sua All Starr Band alternarsi alla voce e agli strumenti per presentare un repertorio di canzoni, dei Beatles e non, abbastanza vasto. </div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">Ovviamente il buon Ringo, che conosce quanto i suoi fan siano dei puristi, non si è "azzardato" a cantare canzoni che originariamente non prevedevano la sua voce. Nella fattispecie: non ho ascoltato "Yesterday" dal suo vocione, però "Yellow Submarine" sì.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">I musicisti della All Starr Band sono per lo più ex frontman e musicisti di gruppi per così dire minori (rispetto ai Beatles, almeno!). Tra l'altro, questa è l'11a formazione che va in tour: in passato, fra i musicisti che hanno fatto parte dell'All Starr band ci sono stati anche Greg Lake (il mio amato! frontman degli Emerson, Lake & Palmer), Sheila E (ex batterista di Prince), Jack Bruce (bassista e voce dei mitici Cream) e il sessionman Paul Carrack.</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"><br />
</div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;">In effetti, la All Starr Band che ho visto io vede in lizza personaggi decisamente meno noti: </div><div class="mobile-photo" style="text-align: justify;"></div><br />
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<li><span style="color: #0645ad;">Wally Palmar,</span> leader della band anni '80 The Romantics 8chi ricorda "Talking in your sleep"?);</li><br />
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<li><span style="color: #0645ad;">Rick Derringer</span>, dei McCoys;</li><br />
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<li><span style="color: #0645ad;">Edgar Winter, </span>fratello del più famoso Johnny, ma altrettanto virtuoso (un polistrumentista eccezionale!);</li><br />
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<li><span style="color: #0645ad;">Gary Wright</span> (solo io ricordo "Dream Weaver"?);</li><br />
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<li><span style="color: #0645ad;">Richard Page,</span> della band anni '80 Mr.Mister, la loro hit più conosciuta è "Broken Wings";</li><br />
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<li><span style="color: #0645ad;">Gregg Bissonette</span>, batterista sessionman per vari artisti, fra i quali ricordo Steve Vai e i Toto.</li><br />
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Per quanto alcuni di essi (o tutti, a seconda di quanto certe decadi musicali vi abbiano lasciato un ricordo) non siano particolarmente noti ai più, ognuno di loro ha avuto a propria disposizione almeno un assolo in cui dare piena mostra del proprio talento. Se Edgar Winter era un diavolo scatenato alla sua veneranda età, Rick Derringer ha fatto uno show che nemmeno Eric Clapton (e sì che sono fresca anche dell'esibizione di Slow Hand con Pino Daniele, qualche giorno fa a Cava de' Tirreni). <br />
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E qui va per forza un inciso.<br />
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Ringo Starr ha 71 anni. <br />
(I suoi musicisti, forse, qualcosina in meno, ma giusto qualche annetto)<br />
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Quando suonava con la sua "vecchia band" (così ha amato riferirsi ai Beatles per tutto il corso del concerto) è entrato sul palco correndo, lasciando piacevolmente stupito tutto il pubblico: stava da dio. Da lontano non gli avrei dato più di 40 anni: magro, vestito da strafigo, sicuramente tinto ma con tutti i capelli in testa, allegro, spiritoso, dinamico.<br />
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Per uno che nella vita ha assunto di tutto, mi pare possa dirsi davvero fortunato per la forma fisica che ha.<br />
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La platea ha accompagnato il concerto con continui "I love you, Ringo!!!".<br />
Io, che sono una Beatle fan da quando ho memoria di me stessa, ho pianto a singhiozzi e urlato per tutto il tempo come se fossimo stati nel 1963, invece che nel 2011. Mancava solo lo svenimento e il mio contributo alla leggenda sarebbe stato completo.<br />
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Mi sarei aspettata qualche canzone dei Beatles in più: "I wanna be your man", "Boys", persino "Act Naturally" e, ovviamente, "With a little help from my friends", però mancavano "Octopusses' garden" e "Don't pass me by". Chissà perché.<br />
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A fine concerto, era d'obbligo una sortita all'uscita artisti per strappare un autografo, ma il buon Ringo non si è fatto vedere: che abbia rispettato la vecchia tradizione dei tempi dei Beatles, quando uscivano dai teatri nei bagagliai delle auto, per evitare l'assalto della folla?<br />
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Per certi versi, mi piace pensare che anche questa volta sia andata così. <br />
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</div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-29762460109908918472011-07-03T05:21:00.001-07:002011-07-03T05:21:44.401-07:00Ricordando Jim Morrison: la mia canzone preferita dei Doors.<a href="http://www.youtube.com/watch?v=m_VfhKfCpDI&sns=em">http://www.youtube.com/watch?v=m_VfhKfCpDI&sns=em</a><p><br>Inviato da iPhoneProfumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-35713193561351343352011-07-01T15:28:00.001-07:002011-07-01T15:28:29.539-07:00Guardate Mirna Loy nel film "La casa dei nostri sogni"... Ecco il mio approccio all'arredamento...<a href="http://www.youtube.com/watch?v=px9gAgpQIFI&sns=em">http://www.youtube.com/watch?v=px9gAgpQIFI&sns=em</a>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-82876144973371833832011-07-01T12:21:00.001-07:002011-07-01T12:21:26.497-07:00Io vivo allo Småland: cronaca di un pomeriggio all'Ikea<p class="mobile-photo"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVHdrkMli5DBRYLK9aVVIDkDC7NIJ9wC87pJO5m0SFwDr-SlYX5A0ws-9ELmqQg3xGIGpo9_dEY3-PrWOM6mVfc5YR_hBhRmhctkgCwGMETsj4RNIP3NlghccYsx4f9Adoo1_YxAHvwbIT/s1600/foto-786498.JPG"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVHdrkMli5DBRYLK9aVVIDkDC7NIJ9wC87pJO5m0SFwDr-SlYX5A0ws-9ELmqQg3xGIGpo9_dEY3-PrWOM6mVfc5YR_hBhRmhctkgCwGMETsj4RNIP3NlghccYsx4f9Adoo1_YxAHvwbIT/s320/foto-786498.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5624466203519091154" /></a></p>Qualche tempo fa ero "figlia di famiglia", ovvero vivevo coi miei: all'Ikea ci andavo giusto per lustrarmi gli occhi al pensiero della mia futura casa.<p>Oggi che sto arredando l'appartamento che sarà solo mio, almeno all'inizio, ho pensato di traslocare all'Ikea in attesa di trasferirmi nella casa "nuova".<p>Praticamente, ormai vado all'Ikea una volta alla settimana: preferibilmente il venerdì, che ho mezza giornata in ufficio e mi posso regalare anche un pranzo a base di salmone marinato, muffin bio e, per compensazione, patatine svedesi straunte.<p>All'Ikea ho preso diverse cose, fra cui i mobili per il bagno: il mio fidanzato, che è un po' MacGyver, li ha anche modificati sulla base delle nostre esigenze e mi è parso felice mentre maneggiava con piglio esperto l'avvita-e-svita.<p>Ho preso anche un mobile per la lavatrice fantastico, due tende, qualche ciuciuliarìa per la cucina e due lampadari, fra cui quello che sembra fatto di enormi margherite e che ormai è nelle case di tutti (ce l'ha pure la tizia che affaccia sul mio ufficio).<p>Non ho preso e non prenderò all'Ikea tre cose fondamentali (cucina, armadio e divano), ma ho già ampiamente acquistato tutte le sciartapelle svedesi che potevo, fra casalinghi ed alimentari. <p>Oggi, però, mi sono superata. Acquistando all'Ikea anche la tavoletta del water, ho capito di essere arrivata al punto di non ritorno: casa mia si sta trasformando nello Småland.<p>È capitato anche a voi di ammalarvi di Ikeite acuta? Dite che se ne puó guarire?!Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-47262861694249693782011-06-30T12:24:00.001-07:002011-06-30T12:24:55.290-07:00Sciartapella numero 1: manga!<p class="mobile-photo"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLwXLRPa0_BdOcIw-zjGGnpe0bN419ZUdjPIsJLNJHw9DXwLw0LqWqcmRjdoAphfyFXbp1ZVux0VHu1OutYZBTtVO2hinNkaH0O4zxXV3y0cJzXTSlZdBNEioqjGZ8jbvTTEno1H6RQUDU/s1600/foto-795291.JPG"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLwXLRPa0_BdOcIw-zjGGnpe0bN419ZUdjPIsJLNJHw9DXwLw0LqWqcmRjdoAphfyFXbp1ZVux0VHu1OutYZBTtVO2hinNkaH0O4zxXV3y0cJzXTSlZdBNEioqjGZ8jbvTTEno1H6RQUDU/s320/foto-795291.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5624096015233197202" /></a></p>In una domenica pre-estiva dei miei 33 anni, "Kiss me Licia" è tornato nella mia vita.<p>Per strane associazioni di pensiero, questo cartone mi riporta ai pomeriggi d'infanzia passati a guardare la tv, dopo il mare. A riguardarlo dopo anni, l'immedesimazione è stata talmente forte che riconoscevo le strade attraverso le quali si muovevano i protagonisti, proprio come se fossero state vie della mia città.<p>Kiss me Licia ha avuto un successo enorme da noi, mentre in Giappone mi risulta sia stato un mezzo fiasco. La mangaka che ha disegnato il funetto originario è venuta a mancare qualche anno fa, ma ha avuto modo di sapere che la sua opera più nota aveva trovato in Italia un tale seguito da essere stata riprodotta anche in versione telefilm (io ho ancora gli incubi la notte al pensiero dei grembiulini e della parrucca di Cristina D'Avena!).<p>Personalmente, la versione in carne e ossa mi è parsa sempre abominevole, mentre consiglio a tutte le romantiche la lettura del manga (rigorosamente con lettura alla giapponese: dall'ultima pagina alla prima e da destra verso sinistra).<p>La storia è quasi completamente diversa e i personaggi sono simpaticissimi. Quante lacrime, e quante risate!<p>Sono sicura che fra voi c'è qualcuna che ha amato questo manga quanto me: dopo tutto, un motivo ci sarà se il disco dei Bee Hive costa ancora 14 euro su ITunes...Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-4010812386812337896.post-12136330399078492972011-06-30T07:52:00.000-07:002011-06-30T07:53:58.719-07:00E' nato Sciartapelle! Una piccola presentazione :-)<div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Care Ragazze,</div><div style="text-align: justify;">come sapete, in origine il blog è un diario online: la mia avventura con Profumissima, nel tempo, è andata ben oltre questo. Grazie a lei, ho conosciuto alcune delle persone che stimo di più al mondo, ho fatto viaggi, provato prodotti, accumulato esperienze e lezioni di vita indimenticabili.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">E' da un po' che mi frulla in testa l'idea di condividere con voi amiche qualcosa di più della semplice recensione del rossetto o dell'ombretto: voglio parlarvi di tutto un po', e vorrei che anche voi partecipaste a quella parte della mia vita che non è legata alla cosmesi (vi assicuro che esiste!).</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Per esempio: sapete che sto andando a vivere da sola? Nuove frontiere si aprono davanti ai miei occhi... Di shopping, ma non solo! </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Sciartapelle non vuole essere necessariamente un diario, o un sito di recensioni: è piuttosto un test, una sorta di lavagnetta magnetica su cui di volta in volta appunterò pensieri, immagini di oggetti, racconti... Insomma, quello che verrà, se verrà. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">A proposito, mi chiamo Maria Anna: vi va di prendere un caffè con me su Sciartapelle? Vi aspetto :-) </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Profumissimahttp://www.blogger.com/profile/01141970206219521630noreply@blogger.com21