martedì 7 febbraio 2012

Bridedzilla

Ecco una foto della persona che non voglio diventare:

BRIDEDZILLA.

Gli americani usano questa espressione per indicare la donna che, non appena fissate le nozze, impazzisce e fa impazzire tutti quelli che hanno a che fare con lei. Suo unico scopo nella vita è procurarsi il matrimonio più sfarzoso ed originale possibile, e per raggiungere questo obiettivo è disposta a tutto. TUTTO.

Perché vi dico ciò? Perché, presumibilmente, dovrei sposarmi entro l'anno. Almeno, questo è il progetto: con molta serenità, se il lieto evento non dovesse verificarsi entro il 2012, passeremo alla prima data utile dell'anno successivo.

Io, l'avrete intuito, vivo la cosa con abbastanza nonchalance, ma il fatto sembra dispiacere a molti operatori del settore e a qualche amica/parente/conoscente.

Il matrimonio, come la maternità, è uno di quegli argomenti che scatena il sapientino che è in ognuno di noi. Care donne nubili, sappiate che il giorno in cui deciderete di sposarvi o fare un figlio, tutti vi sommergeranno di consigli non richiesti, perché è meglio che ne prendiate consapevolezza quanto prima: tutti sanno sposarsi o essere madri meglio di quanto non sappiate fare voi.

Sia io che il mio futuro marito abbiamo le idee piuttosto chiare, in merito a quello che vogliamo organizzare per il fatidico giorno. Nonostante ciò, molte delle persone che ci circondano ritengono che sbagliamo a desiderare quello che desideriamo e che faremmo meglio a desiderare quello che a suo tempo hanno desiderato loro. Per carità, ognuno ha diritto alle proprie pessime opinioni: il male, però, è che loro ci tengono moltissimo a farcele conoscere.

Un campionario delle conversazioni tipo.

Sai, siamo andati a farci fare un paio di preventivi da un catering.
"Guarda, io lo dico per te, poi tu fai come ti pare: state assolutamente lontani dai catering, fate invece come me che ho scelto il ristorante tal dei tali (e non andate da quello affianco che fa schifo, fidatevi)". 

Forse abbiamo visto un posto proprio carino. 
"(Faccia schifata dell'interlocutore) Quando mi sono sposato io ce lo sconsigliarono tutti e personalmente credo sia una location per cafoni arricchiti".

Per il viaggio di nozze stiamo pensando ad un tour della ________ (inserire località low cost a piacere).
"Ah, io quando mi sono sposata non ho badato a spese e sono andata in Stati Uniti, Polinesia e ho fatto una puntatina a Parigi. Sai, è pur sempre il viaggio che fai una sola volta nella vita".

Abbiamo trovato un fotografo che ci piace molto.
"Chi? Quello? Ma per carità, ti presento mio marito che fa foto bellissime e si prende la metà!".

Speriamo di sposarci a settembre.
"Cheeeee???? Così presto??? Ma che siete matti????? Ma guarda che vi dovete muovereeeeeeee!!!!!!!"

(N.d.a. Quest'ultima, in assoluto, è la frase che detesto di più)

Personalmente, non capisco cosa spinga queste persone a ritenere che le scelte mie e del mio futuro marito possano essere considerate materia di contrattazione. Qualcosa nella sola istituzione del matrimonio spinge le persone a dare il peggio di sé. Ci hanno proposto di giungere al locale in elicottero, di passare sotto archi di rose protese da camerieri, di fare tutta una serie di baracconate che sono anni luce lontane da quello che io e Francesco siamo, due semplici fidanzati che si amano e vogliono dirselo davanti a Dio, in una Chiesa in cui, se è possibile, non vorrei soprani urlanti e Ave Marie suonate da principianti di violino. Tutto il resto è un contorno di cui faremmo volentieri a meno.

Organizzare un matrimonio semplice e decoroso, ai giorni nostri, è quasi un'impresa eccezionale, ma noi ci stiamo provando. L'unico aiuto che chiediamo alle persone che dicono di volerci bene è di rimanere al proprio posto.

Poi c'è chi proprio non ci riesce. E allora:

  • a tutti i conoscenti che ritengono di avere un gusto migliore di quello che abbiamo io e il mio fidanzato;
  • agli amici che ci trattano come bambini perché vogliamo fare le cose a modo nostro;
  • ai parenti che alla notizia delle nozze hanno già cominciato a dire "E mi raccomando, fate un figlio subito";
  • a tutti gli impiccioni, ai presuntuosi, agli intriganti, agli invadenti, agli inopportuni, ai poracci e ai gran signori.

A tutte queste persone dedico con tutto il mio cuore questa canzone: