lunedì 28 novembre 2011
Io c'ero!
venerdì 18 novembre 2011
Customer Satisfaction
Dopo tutta questa filippica, potreste chiedermi perché ho intitolato questo post "Customer Satisfaction": ebbene, voglio raccontarvi com'è andata a finire col simpatico hair dresser che mi ha solata.
mercoledì 12 ottobre 2011
Marianna Waters, ovvero: come infatuarsi del bassista dei Pink Floyd ed inguaiarsi l'adolescenza.
Ed è stata bella anche così :-)
sabato 24 settembre 2011
giovedì 22 settembre 2011
lunedì 19 settembre 2011
Yo-yo, Sisters!
Uno è questo (carina la versione Google, eh?). Ci ho giocato per anni e c'è stato un periodo in cui era la sorpresina più ambita, quando aprivo un pacchetto di patatine unte e straunte. La mia abilità nel farlo roteare si limita al movimento su-giù e viceversa: somma stima per chi riesce a farlo muovere a 360° come se la forza di gravità non esistesse.
Di sicuro la tendenza familiare è verso la pinguedine: gli zii, i nonni, tutti sovrappeso. Si salvano i miei genitori, a causa di mia madre che è fissata con la bilancia, vede il cibo quasi come un peccato religioso e mi tormenta con frasi come "tu non ti vuoi bene" et similia.
E pensare che a 54 kili mi sentivo grassa. Quanto tempo sprecato a farmi complessi!
martedì 13 settembre 2011
Diavoli che fanno pentole, e santi coperchi. Ovvero: la mia esperienza con Magic Cooker, i coperchi "magici" per cucinare.
lunedì 8 agosto 2011
Chihuahua!
giovedì 28 luglio 2011
Per travestirsi da pin-up ci vuole il costume adatto, non trovate?
Inseguo da tempo immemorabile i libri su Alberto Vargas, Ted Withers e George Petty, ma senza successo.
Nella vita di ogni giorno, purtroppo, credo ci siano poche donne lontane quanto me dall'immagine delle pin up. Un po' non penso mi donerebbe una capigliatura alla Betty Page (o alla Betty Grable!), un po' il fisico non mi consente particolari slanci (e comunque l'autoreggente a vista, in ufficio, non è molto consona).
Se nella vita di tutti i giorni riesco a farmi una ragione del fatto di non essere una pin-up, in campo di abbigliamento di marino stento a contenere il mio desiderio di procurarmi un costume come quello che vedete nella foto.
Lo vende il sito http://www.net-a-porter.com/ ma costa un patrimonio (è di Norma Kamali ed ha un prezzo di 355€...). Vorrei poterne trovare una versione più abbordabile, anche nera, solo che temo rimarrei profondamente delusa nel vedere i miei piani di morbidezza debordare dalle cuciture.
Se da un lato sento che realizzare un sogno come questo può essere fonte di cocenti delusioni, dall'altro credo che cominciare ad usare un costume da pin up potrebbe essere un buon punto di partenza per diventarne una :-)
Consigli per l'acquisto?
giovedì 21 luglio 2011
La nuova posizione del Lotus: Original Speculoos à tartiner
martedì 19 luglio 2011
Le mie ossessioni tecno-culinarie: la macchina per il pane della Moulinex.
Potenzialmente potrei essere vittima di entrambe le eventualità, ma ormai l'idea di possedere questa macchina del pane è talmente forte che non riesco a scacciarla. Voglio il pane alle patate, quello alle olive, gli sfilatini al curry e il pane ai funghi, quello alle zucchine, quello alla melassa, le baguette alla francese e il pane in cassetta americano.
E se non la utilizzerò abbastanza, pazienza: dopo tutto, potrò sempre rivenderla su Ebay :-)
lunedì 18 luglio 2011
"Baciami la bocca, Cava de' Tirreni!" 16 luglio 2011, Jovanotti allo Stadio Simonetta Lamberti
mercoledì 6 luglio 2011
Signore e Signori... Ringo Starr!! 4 luglio 2011, Auditorium della Conciliazione (Roma)
Per quanto alcuni di essi (o tutti, a seconda di quanto certe decadi musicali vi abbiano lasciato un ricordo) non siano particolarmente noti ai più, ognuno di loro ha avuto a propria disposizione almeno un assolo in cui dare piena mostra del proprio talento. Se Edgar Winter era un diavolo scatenato alla sua veneranda età, Rick Derringer ha fatto uno show che nemmeno Eric Clapton (e sì che sono fresca anche dell'esibizione di Slow Hand con Pino Daniele, qualche giorno fa a Cava de' Tirreni).
E qui va per forza un inciso.
Ringo Starr ha 71 anni.
(I suoi musicisti, forse, qualcosina in meno, ma giusto qualche annetto)
Quando suonava con la sua "vecchia band" (così ha amato riferirsi ai Beatles per tutto il corso del concerto) è entrato sul palco correndo, lasciando piacevolmente stupito tutto il pubblico: stava da dio. Da lontano non gli avrei dato più di 40 anni: magro, vestito da strafigo, sicuramente tinto ma con tutti i capelli in testa, allegro, spiritoso, dinamico.
Per uno che nella vita ha assunto di tutto, mi pare possa dirsi davvero fortunato per la forma fisica che ha.
La platea ha accompagnato il concerto con continui "I love you, Ringo!!!".
Io, che sono una Beatle fan da quando ho memoria di me stessa, ho pianto a singhiozzi e urlato per tutto il tempo come se fossimo stati nel 1963, invece che nel 2011. Mancava solo lo svenimento e il mio contributo alla leggenda sarebbe stato completo.
Mi sarei aspettata qualche canzone dei Beatles in più: "I wanna be your man", "Boys", persino "Act Naturally" e, ovviamente, "With a little help from my friends", però mancavano "Octopusses' garden" e "Don't pass me by". Chissà perché.
A fine concerto, era d'obbligo una sortita all'uscita artisti per strappare un autografo, ma il buon Ringo non si è fatto vedere: che abbia rispettato la vecchia tradizione dei tempi dei Beatles, quando uscivano dai teatri nei bagagliai delle auto, per evitare l'assalto della folla?
Per certi versi, mi piace pensare che anche questa volta sia andata così.
domenica 3 luglio 2011
venerdì 1 luglio 2011
Io vivo allo Småland: cronaca di un pomeriggio all'Ikea
Oggi che sto arredando l'appartamento che sarà solo mio, almeno all'inizio, ho pensato di traslocare all'Ikea in attesa di trasferirmi nella casa "nuova".
Praticamente, ormai vado all'Ikea una volta alla settimana: preferibilmente il venerdì, che ho mezza giornata in ufficio e mi posso regalare anche un pranzo a base di salmone marinato, muffin bio e, per compensazione, patatine svedesi straunte.
All'Ikea ho preso diverse cose, fra cui i mobili per il bagno: il mio fidanzato, che è un po' MacGyver, li ha anche modificati sulla base delle nostre esigenze e mi è parso felice mentre maneggiava con piglio esperto l'avvita-e-svita.
Ho preso anche un mobile per la lavatrice fantastico, due tende, qualche ciuciuliarìa per la cucina e due lampadari, fra cui quello che sembra fatto di enormi margherite e che ormai è nelle case di tutti (ce l'ha pure la tizia che affaccia sul mio ufficio).
Non ho preso e non prenderò all'Ikea tre cose fondamentali (cucina, armadio e divano), ma ho già ampiamente acquistato tutte le sciartapelle svedesi che potevo, fra casalinghi ed alimentari.
Oggi, però, mi sono superata. Acquistando all'Ikea anche la tavoletta del water, ho capito di essere arrivata al punto di non ritorno: casa mia si sta trasformando nello Småland.
È capitato anche a voi di ammalarvi di Ikeite acuta? Dite che se ne puó guarire?!
giovedì 30 giugno 2011
Sciartapella numero 1: manga!
Per strane associazioni di pensiero, questo cartone mi riporta ai pomeriggi d'infanzia passati a guardare la tv, dopo il mare. A riguardarlo dopo anni, l'immedesimazione è stata talmente forte che riconoscevo le strade attraverso le quali si muovevano i protagonisti, proprio come se fossero state vie della mia città.
Kiss me Licia ha avuto un successo enorme da noi, mentre in Giappone mi risulta sia stato un mezzo fiasco. La mangaka che ha disegnato il funetto originario è venuta a mancare qualche anno fa, ma ha avuto modo di sapere che la sua opera più nota aveva trovato in Italia un tale seguito da essere stata riprodotta anche in versione telefilm (io ho ancora gli incubi la notte al pensiero dei grembiulini e della parrucca di Cristina D'Avena!).
Personalmente, la versione in carne e ossa mi è parsa sempre abominevole, mentre consiglio a tutte le romantiche la lettura del manga (rigorosamente con lettura alla giapponese: dall'ultima pagina alla prima e da destra verso sinistra).
La storia è quasi completamente diversa e i personaggi sono simpaticissimi. Quante lacrime, e quante risate!
Sono sicura che fra voi c'è qualcuna che ha amato questo manga quanto me: dopo tutto, un motivo ci sarà se il disco dei Bee Hive costa ancora 14 euro su ITunes...